L'isola di Pantelleria, situata nel cuore del Mediterraneo tra la Sicilia e la Tunisia, è nota per la sua ricca storia culturale e archeologica. Nel 2009, un team di ricercatori ha avviato uno studio sulle singolari formazioni rocciose presenti sull'isola, che presentano sorprendenti somiglianze con i menhir rinvenuti in altre parti del mondo. Queste strutture megalitiche, spesso associate a funzioni rituali e astronomiche, hanno suscitato l'interesse della comunità scientifica per la loro possibile valenza astronomica e culturale.
Questo articolo presenta i risultati delle indagini condotte dal Centro Ricerche Archeoastronomiche Liguria (Genova, Italia), evidenziando l'importanza di ulteriori ricerche archeologiche e incoraggiando un approfondimento comparativo con siti simili nel mondo.
I Ricercatori e le Collaborazioni
Lo studio è stato condotto da:
Sebastiano Tusa: Archeologo di fama internazionale, allora Soprintendente del Mare della Regione Siciliana.
Centro Ricerche Archeoastronomiche Liguria (CRAL): Un istituto specializzato nello studio delle interazioni tra archeologia e astronomia.
Maurizio Tosi e Maurizio Cattani: Archeologi che hanno fornito supporto nelle misurazioni e nelle interpretazioni.
Dr. Elena Salvo: Ha assistito nelle operazioni di misurazione sul campo.
Dr. Daniela Miletto: Ha curato la revisione dei testi.
Il team ha beneficiato della collaborazione con il Ministero del Patrimonio Culturale e del Turismo italiano, grazie al ruolo di Ispettore Onorario ricoperto da alcuni membri.
Le Formazioni Megalitiche di Pantelleria
Descrizione delle Strutture
Le formazioni rocciose oggetto di studio sono pietre verticali di grandi dimensioni, posizionate in modo tale da ricordare i classici menhir dell'Europa occidentale, come quelli presenti in Bretagna (Francia) e in altre regioni megalitiche. Queste pietre sono distribuite in vari punti dell'isola e presentano caratteristiche che suggeriscono un'origine antropica piuttosto che naturale.
Somiglianze con i Menhir
I menhir sono monoliti eretti da culture preistoriche e spesso associati a pratiche rituali, funerarie o astronomiche. Le pietre di Pantelleria condividono alcune di queste caratteristiche:
Dimensioni imponenti: le pietre superano spesso i 2 metri di altezza.
Forma allungata: tipica dei menhir classici.
Orientamento specifico: alcune pietre mostrano allineamenti particolari rispetto ai punti cardinali e agli eventi astronomici.
Metodologia della Ricerca
Indagini Sul Campo
Il team di ricerca ha condotto:
Rilievi topografici: per mappare la posizione esatta delle pietre.
Analisi geologiche: per determinare la natura delle rocce e valutare l'eventuale intervento umano nella loro lavorazione e posizionamento.
Studi archeologici preliminari: per cercare indizi sulla datazione e sulla cultura che potrebbe averle erette.
Correlazioni Astronomiche
Sotto la guida di esperti come Sebastiano Tusa, gli studiosi hanno esaminato l'orientamento delle pietre rispetto a fenomeni astronomici significativi:
Posizioni del Sole: durante i solstizi e gli equinozi.
Posizioni della Luna: nei suoi cicli lunari maggiori e minori.
Allineamenti stellari: possibili riferimenti a costellazioni o stelle particolarmente importanti per le culture antiche.
Risultati Principali
Le indagini hanno portato a quattro risultati chiave:
1. Orientamento Nord-Sud del Menhir n.1
Il menhir n.1 è orientato quasi esattamente lungo l'asse nord-sud. Questo allineamento suggerisce una conoscenza dei punti cardinali e potrebbe indicare una funzione di riferimento spaziale o rituale.
2. Allineamento Lunare della Pietra n.2
La pietra n.2 ha un asse centrale rivolto verso ovest, sottolineando, con un minimo scarto, la posizione assunta dalla Luna che tramonta nella sua stazione media superiore, un fenomeno che si ripete ogni 9 anni circa. Questo suggerisce che la pietra potrebbe essere stata utilizzata per osservazioni lunari o per segnare cicli temporali importanti per la comunità.
3. La "Pietra-Porta" a Sud e le Fasi Lunari
La "pietra-porta" a sud è rivolta, anche se non esattamente, verso il punto in cui la Luna sorge nella sua stazione intermedia inferiore e, all'opposto, verso il tramonto della Luna durante la stazione più alta. Questo doppio allineamento indica una possibile funzione come calendario lunare o luogo di cerimonie legate ai cicli lunari.
4. La "Pietra-Porta" a Nord e l'Equinozio
La "pietra-porta" a nord è orientata verso il sorgere del Sole intorno agli equinozi. Gli equinozi erano momenti cruciali per le società agricole, segnando l'inizio delle stagioni di semina e raccolto.
Questo allineamento potrebbe indicare l'uso della pietra come strumento per determinare periodi agricoli o rituali associati.
Discussione
Significato degli Allineamenti
Gli allineamenti osservati suggeriscono che le pietre non sono state posizionate casualmente, ma con una consapevolezza astronomica. Questo implica:
Conoscenze Astronomiche Avanzate: la capacità di determinare punti cardinali e di osservare cicli solari e lunari.
Funzioni Rituali o Cerimoniali: le pietre potrebbero aver svolto un ruolo in rituali legati al tempo, all'agricoltura o alla cosmologia.
Organizzazione Sociale: l'erezione di tali strutture richiede una comunità organizzata con risorse e motivazioni condivise.
Necessità di Ulteriori Ricerche
Per accertare definitivamente l'origine antropica delle pietre e la loro funzione, è essenziale:
Indagare Archeologicamente le Basi delle Pietre: scavare intorno alle pietre per trovare tracce di intervento umano, come fosse di scavo, zeppe di sostegno o resti di attività rituali.
Analisi Stratigrafiche: per datare con precisione le pietre e associare eventuali reperti.
Studi Comparativi: confrontare le strutture di Pantelleria con altri siti megalitici nel Mediterraneo e oltre.
Siti Simili nel Mondo
Stonehenge (Inghilterra)
Descrizione: Un complesso megalitico circolare con allineamenti solari e lunari.
Correlazione: Simili osservazioni astronomiche e probabile funzione rituale.
Carnac (Francia)
Descrizione: Una vasta serie di menhir allineati, alcuni estesi per chilometri.
Correlazione: Allineamenti possibili con fenomeni astronomici e funzione cerimoniale.
Mnajdra e Ħaġar Qim (Malta)
Descrizione: Templi megalitici con orientamenti specifici verso i solstizi.
Correlazione: Vicinanza geografica e culturale, con possibile scambio di conoscenze.
Nabta Playa (Egitto)
Descrizione: Cerchio di pietre nel deserto nubiano, considerato uno dei più antichi siti astronomici conosciuti.
Correlazione: Uso delle pietre per tracciare eventi astronomici, suggerendo una pratica diffusa.
Conclusioni
Le formazioni megalitiche di Pantelleria rappresentano un patrimonio archeologico di grande interesse, con potenziali implicazioni sulla comprensione delle antiche culture mediterranee. Le evidenze raccolte indicano una intenzionalità nell'erezione e nell'orientamento delle pietre, probabilmente legata a osservazioni astronomiche e pratiche rituali.
È fondamentale proseguire le ricerche attraverso:
Scavi Archeologici Sistematici: per ottenere dati concreti sulla costruzione e l'uso delle pietre.
Collaborazioni Interdisciplinari: coinvolgendo archeologi, astronomi, antropologi e storici.
Confronti Internazionali: per inserire Pantelleria nel contesto più ampio dei siti megalitici mondiali.
Invito all'Approfondimento
La scoperta e lo studio di queste pietre offrono un'opportunità unica per approfondire la conoscenza delle antiche società del Mediterraneo. Si incoraggiano studiosi e istituzioni a:
Partecipare a Progetti di Ricerca: contribuendo con competenze e risorse.
Diffondere le Informazioni: attraverso pubblicazioni, conferenze e media, per sensibilizzare il pubblico sull'importanza del sito.
Promuovere il Turismo Archeologico Sostenibile: valorizzando il patrimonio culturale di Pantelleria in modo responsabile.
Ringraziamenti
Si desidera esprimere profonda gratitudine a:
Sebastiano Tusa (1952-2019): Per la sua dedizione all'archeologia mediterranea e il suo ruolo fondamentale nella mappatura dei menhir di Pantelleria.
Maurizio Tosi e Maurizio Cattani: Per l'assistenza nelle misurazioni e l'interpretazione dei dati.
Dr. Elena Salvo: Per il supporto tecnico durante le operazioni sul campo.
Dr. Daniela Miletto: Per la revisione accurata dei testi.
Centro Ricerche Archeoastronomiche Liguria (CRAL): Per il coordinamento e la passione profusa nello studio.
Un ringraziamento speciale va alla comunità di Pantelleria e alle autorità locali per il sostegno e la collaborazione forniti durante le ricerche.
Bibliografia Selezionata
Tusa, S. (2010). La preistoria di Pantelleria. Regione Siciliana.
Cattani, M., & Tosi, M. (2009). "Le strutture megalitiche di Pantelleria: prime osservazioni". Atti del Convegno di Archeoastronomia Mediterranea, 45-62.
Hoskin, M. (2001). Tombs, Temples and Their Orientations: A New Perspective on Mediterranean Prehistory. Ocarina Books.
Devereux, P. (1992). Earth Memory: The Holistic Earth Mysteries Approach to Deciphering the Ancient Mind. Thames & Hudson.
Renfrew, C., & Bahn, P. (2004). Archaeology: Theories, Methods and Practice. Thames & Hudson.
Contatti
Per ulteriori informazioni o per partecipare alle ricerche:
Centro Ricerche Archeoastronomiche Liguria (CRAL)
Indirizzo: Via San Lorenzo 21, 16123 Genova, Italia
Email: info@cral-genova.it
Ministero del Patrimonio Culturale e del Turismo
Soprintendenza del Mare: Regione Siciliana
Appendice: Mappe e Illustrazioni
Note Finali
Le formazioni megalitiche di Pantelleria rappresentano un capitolo ancora da scrivere nella storia dell'archeologia mediterranea. L'impegno di studiosi come Sebastiano Tusa ha gettato le basi per una comprensione più profonda di queste enigmatiche strutture. L'invito è rivolto a tutti coloro che desiderano contribuire alla scoperta e alla valorizzazione di questo patrimonio, affinché le pietre possano raccontare la loro storia alle generazioni presenti e future.
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